Storia iter della causa

VICEPOSTULAZIONE “P. RAFFAELE DA S. ELIA A PIANISI”


La Provincia Monastica dei Frati Minori Cappuccini di Sant’Angelo e Padre Pio ha ritenuto, considerata la tuttora persistente e continua fama di santità, di riprendere la causa di beatificazione del Servo di Dio Padre Raffaele Petruccelli da Sant’Elia a Pianisi e in data 14 settembre dell’anno 2000, il Postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini fr. Paolino Rossi conferiva la nomina di vicepostulatore della causa a fr. Camillo Colavita.

Il Ministro Provinciale della Provincia Monastica Frati Minori Cappuccini di Sant’Angelo e Padre Pio, fr. Paolo M. Cuvino, con lettera del 14 gennaio 2002 chiedeva a Sua Ecc. Mons. Serafino Sprovieri, Arcivescovo Metropolita di Benevento, competente per territorio, di voler costituire una Commissione storica per la ricerca e la raccolta di documenti e testimonianze riguardanti la vita del Servo di Dio, per la riapertura del Processo diocesano.

Sua Ecc. mons. Serafino Sprovieri, il 3 febbraio 2003 costituiva la Commissione storico-teologica - in seguito modificata in data 11 febbraio 2004 e, con decreto del 25 dicembre 2004, il Tribunale diocesano per l’inchiesta diocesana suppletiva sulla vita, le virtù e soprattutto la fama di santità di P. Raffaele.

Il 10 gennaio 2005 è iniziata la sessione dell’inchiesta diocesana, mentre i membri della commissione storica erano già impegnati nel lavoro di ricerca e di raccolta del materiale. E’ stato un lavoro non facile - trattandosi di un ricco patrimonio di documenti e di testimonianze custoditi negli archivi dei vari conventi dei Frati Cappuccini di Sant’Elia, di Foggia, di Roma - facilitato però in gran parte dalla diligente ed accurata ricerca storica condotta già dal p. Rosario Borraccino con la pubblicazione del volume “Servo di Dio - P. Raffaele da S. Elia a Pianisi Cappuccino”.

L’abbondante materiale raccolto è costituito dagli scritti editi ed inediti del Servo di Dio (lettere di P. Raffaele raccolte in due quaderni: quello “bovinese” contenente 21 lettere scritte nel 1838 a Bovino e quello “larinese” contenente altre 20 lettere scritte negli anni 1839-1840), da altre cinque lettere (scritte negli ultimi anni della sua vita, tra il 1886 e il 1900), dalle numerose testimonianze di confratelli religiosi, di sacerdoti e di laici vissuti all’epoca di P. Raffaele, da articoli di riviste e di altre pubblicazioni.

I membri della Commissione hanno quindi accertato l’autenticità degli scritti, acquisito il parere favorevole dei censori teologi sugli scritti del Servo di Dio e completato l’inchiesta diocesana di indagine; effettuate poi - da parte del Tribunale - la visita alla tomba e alla casa di P. Raffaele per il “non culto”, espletate tutte le altre indagini, nulla omettendo di quanto avesse attinenza con la causa, la Commissione storica ha tratto elementi certi e concreti, sufficienti a ricostruire la vita “esemplare” di uomo e di religioso-sacerdote del Servo di Dio, ed ha redatto una diligente e dettagliata relazione collegiale, in cui – premesso un breve profilo biografico e spirituale di P. Raffaele – è stata data ampia trattazione della singolare testimonianza di vita cristiana e di speciale consacrazione del Servo di Dio, dell’esercizio eroico delle virtù teologali, cardinali, morali, dei voti religiosi, della fama di santità, dei segni straordinari e dei doni soprannaturali di cui fu dotato.

Questa fase ha richiesto l’esame completo, da parte dei Censori teologi e della Commissione storica, di tutti gli scritti del Servo di Dio, delle numerose testimonianze di confratelli religiosi, di sacerdoti e di laici.

Il 17 giugno del 2006, nella Chiesa conventuale S. Francesco di Sant’Elia a Pianisi, davanti all’Ecc.mo e Rev.mo Mons. Serafino Sprovieri, arcivescovo di Benevento e al Rev. Mons. Pietro Russo, giudice delegato, costituiti in tribunale in Benevento - presenti il Rev. don Donato D’Agostino, promotore di giustizia, legittimamente citato ed il notaio Carmine Santamaria - sono stati presentati sia gli atti originali che due esemplari autenticati del processo informativo istruito da detto giudice delegato, sulla vita, virtù e fama di santità del servo di Dio Padre Raffaele da Sant’Elia a Pianisi, Sacerdote OFM Cap.

Sentito il promotore di giustizia, il quale dichiarava che nulla aveva da obiettare né contro l’originale di detto processo, né contro le copie di esso, l’Ecc.mo Mons. Arcivescovo, e il giudice delegato confermarono l’integrità e autenticità tanto dell’originale quanto delle copie e ordinarono che queste ultime venissero consegnate al Postulatore Generale OFM Cap. per essere presentate a Roma alla Congregazione per le cause dei Santi.

In data 15 febbraio 2008, prot. n. 888-7/06, la Congregazione emetteva l’atteso decreto di validità a firma del segretario Card. Michele De Ruberto.

L’11 giugno 2008, come da comunicazione del Postulatore Generale OFM Cap fr. Florio Tessari, il P. Cristoforo Bove, Conventuale, veniva incaricato della stesura della “positio super virtutibus”.

Data la natura storica della causa, che comporta un lavoro non indifferente di ricerca (anche se tanti documenti si trovano nella copia pubblica), il Postulatore generale ha richiesto la collaborazione del prof. Ulderico Parente di Marano di Napoli per la stesura della positio.

Nel settembre 2013, dopo una parentesi di 3 anni di fr. Luciano Lotti, i Superiori hanno presentato come vice postulatore fr. Aldo Broccato, nominato poi ufficialmente il 5 giugno 2014 con lettera a firma di fr. Carlo Calloni, Postulatore Generale dell’Ordine.

Nel 2014 la Causa di beatificazione di P. Raffaele è giunta ad un punto decisivo. Fornite le risposte alla Commissione storica da parte della Postulazione con esito positivo, la Positio è stata stampata nella sua stesura definitiva, la cosiddetta copia rossa, per essere poi presentata alla Consulta dei teologi. All’apertura delle celebrazioni per l’anno bicentenario, il Comune ha deliberato, in un Consiglio comunale aperto al pubblico, una petizione formale alla Congregazione delle Cause dei Santi, affidandola al Postulatore Generale fr. Carlo Calloni perché la consegnasse al Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. In sostanza, si è chiesto di accelerare l’iter verso la venerabilità, magari per decretarla in concomitanza con la chiusura del bicentenario il 30 aprile 2017.

La petizione ha avuto una risposta tempestiva da parte del Prefetto il Sig. Card. Angelo Amato che, in una lettera datata 4 maggio 2016, pur accogliendo favorevolmente l’istanza, ma dovendo comunque rispettare un minimo di protocollo, fissava la consulta dei teologi sulla Positio di P. Raffaele nel febbraio 2018.

Proprio il 13 febbraio 2018 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, con esito positivo. Successivamente i Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 6 aprile 2019, presieduta dal nuovo Prefetto della Congregazione, Sig. Card. Angelo Becciu, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse, proclamandone il relativo decreto, pubblicato sul bollettino della sala stampa della Santa Sede N. 0297 del 8 aprile 2019. La notizia è stata accolta da tutti con gioia ed entusiasmo, in particolare dal popolo di sant’Elia a Piansi che attendeva da tempo questo dono.

    Il 28 settembre 2019, con una solenne celebrazione presieduta da S. E. Mons. Marcello Bartolucci, segretario della Congregazione per le Cause dei Santi, e preceduta da un triduo predicato dal Postulatore Generale Fr. Carlo Calloni - con la partecipazione del Servizio di Animazione Vocazionale della Provincia - è stato solennemente proclamato il decreto di venerabilità.

    Certamente questo traguardo chiude tutta la fase processuale che fu aperta già il 16 marzo1950 e, dopo una sospensione piuttosto lunga, fu ripresa con una inchiesta diocesana suppletiva dal 17 aprile 2003 al 23 marzo 2006. Resta ora l’iter per il riconoscimento di un miracolo.

La Vice-postulazione, in collaborazione con la fraternità del convento di sant’Elia a Pianisi, continua nel suo servizio di animazione per mantenere viva la devozione al Monaco Santo e favorire la sua intercessione attraverso la preghiera e il ricordo presso il popolo di Dio. Ogni anno vengono ricordate le date significative della nascita e della morte del venerabile P. Raffaele, come pure la data della traslazione che, cadendo tradizionalmente nell’ultima domenica di aprile, dopo la festa dell’Incoronata, favorisce un maggiore coinvolgimento e una più larga partecipazione.

Inoltre la Vice-postulazione, con la fraternità di sant’Elia e la collaborazione dei laici, custodisce la memoria legata anche ai luoghi della casa natale e della masseria in contrada San Nicola. Nonché cura la corrispondenza e l’accoglienza di pellegrini che vengono presso il convento di Sant’Elia per visitare il museo annesso dove sono custoditi ricordi e memorie di san Pio da Pietrelcina e P. Raffele.  



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